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mercoledì 1 dicembre 2010

iPhone in acqua - consigli prima dell'uso

Quando un iPhone cade in acqua, la prima cosa che si fa - o si è tentati a fare - è accenderlo per vedere se funziona.
Non esiste niente di più sbagliato. Se poi l'acqua è salata, allora le possibilità che il nostro Apple-phone continui a svolgere il suo lavoro sono davvero infinitesimali.
Vediamo perché. Gli apparecchi elettronici sono un insieme di componenti e circuiti assemblati rispettando uno schema, ovvero il circuito elettrico. Il circuito elettrico, e quindi i suoi componenti, è attraversato da corrente secondo una precisa "rete", motivo per cui le piste sono isolate le une dalle altre. Anche i componenti elettronici sono isolati, racchiusi per lo più in un case che consente loro di essere a contatto con il circuito in un preciso punto, e di non interferire con il resto.

Quando un circuito elettronico complesso - e quindi con piste e componenti molto vicini tra loro come nell'iPhone - viene immerso in un liquido, in primis se ne altera la conducibilità. Se il liquido è piuttosto conduttore, allora i componenti e le piste non sono più isolati gli uni dagli altri, e le correnti vagano per il circuito in modo del tutto casuale. Può succedere che un punto che dovrebbe trovare ad una tensione di 3 Volts, ad esempio, si trovi 5V, spesso danneggiando irreparabilmente i componenti che hanno strettissime tolleranze.

Se il liquido non è molto conduttore ma piuttosto isolante, come l'acqua distillata, non accade nulla di grave, ma la probabilità che ciò accada è veramente remota. In buona sostanza, la maggior parte dei liquidi, e quindi delle acque, che possono venire a contatto con l'iPhone contengono sali sciolti che conferiscono all'acqua una certa conducibilità. Il caso estremo è l'acqua di mare, che è molto conducibile contenendo molto cloruro di sodio - e molti altri sali - che non appena si asciuga si depositano sui circuiti. Il cloruro di sodio è anche corrosivo, per cui se l'iPhone cade in mare è opportuno smontarlo quanto prima e togliere la batteria, per poi rimuovere totalmente i depositi salini.

L'acqua, a differenza di quanto si possa pensare, non è corrosiva, lo è invece per la presenza di ossigeno e dei sali che svolgono azione passivante sui metalli. Ma i tempi di immersione di un iPhone, essendo - si spera - molto limitati non producono corrosioni per immersione, che invece si verificano sugli scafi delle barche poiché immessi costantemente in acqua, ma durante la fare di asciugatura, ovvero in aria.

Il mio consiglio, quindi, è quello di affidare quanto prima il telefono a qualcuno che possa compiere tutte le operazioni necessarie alla rimozione dei depositi e all'asciugatura, SCONSIGLIANDO VIVAMENTE di accendere il telefono per vedere se funziona ancora. Questa operazione, infatti, è totalmente deleteria e ridurrà le probabilità di ripristino del vostro iPhone.

Se non avete possibilità di rivolgervi ad un esperto in tempi brevi, una operazione temporanea ma molto efficace - e non risolutiva - è quella di prendere un sacchetto di plastica trasparente abbastanza grande, metterci dentro un paio di etti di riso (quello che scuoce, di qualsiasi marca), spianare, adagiarvi sopra un paio di tovaglioli di carta assorbente, e poggiarvi l'iPhone bagnato, quindi chiudere il sacchetto inglobando un pò di aria (a mò di palloncino), e lasciare l'iPhone dentro anche per alcuni giorni. Questo permetterà all'acqua di evaporare e per osmosi depositarsi nel riso, asciugando completamente l'iPhone. I depositi, però, rimarranno, e dovranno essere rimossi con opportuni procedimenti, di cui vi terrò aggiornati in un post dedicato.

Enjoy!

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